Palinuro è un ridente paese di mare da sempre meta di turisti provenienti da diversi luoghi. Le sue bellezze naturalistiche sono state ammirate già dagli antichi greci. ll Capo conserva segni di lontanissimi insediamenti umani, con tombe databili intorno al V sec. A.C. e reperti archeologici che dimostrano come la bellezza e la posizione strategica del porto abbiano favorito l'insediamento di una colonia greca. Il nome stesso della località risale al nocchiero di Enea che perse la vita cadendo in queste acque tradito dal sonno.
Il porto
Piccolo e grazioso il porto di Palinuro è una struttura artificiale ricavata nell'insenatura Nord di Capo Palinuro. Presenta una riva banchinata lunga circa 190 metri, munita di anelli di ormeggio, e da un molo di sopraflutto lungo circa 160 metri. Il porto è caratterizzato da un discreto traffico diportistico e peschereccio.
Il porto è inoltre il maggiore punto di partenza per le escursioni in barca alle grotte marine e alle calette del Capo, effettuate dagli operatori locali con il gozzo una caratteristica imbarcazione.
Il faro
Il faro di Palinuro situato sulla Punta del Telegrafo a 70 metri di altezza è il più alto d’Italia. Al secondo posto per portata luminosa la sua luce riesce a raggiungere perfino la Sicilia. Il panorama che si può godere dal faro è mozzafiato addirittura a cielo sereno è possibile visualizzare sull’orizzonte l’isola di Capri e l’isola di Stromboli.
Il museo
Nei pressi del centro di Palinuro in località “Ficocella” a picco sul mare sorge all’ombra dei pini marittimi l’Antiquarium. L’antiquarium conserva: suppellettili di ossidiana risalenti a 6000 anni fa circa, i resti di un antico insediamento preistorico individuato nel 1983; corredi della necropoli di età arcaica che hanno restituito ceramica di tradizione ionica. Sono inoltre esposti i ritrovamenti di numerosi relitti di età ellenistica affondati nel mare di Palinuro.
L’ ingresso al museo è gratuito. La struttura è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00.
La collina e il castello della Molpa
La Molpa è una collina a strapiombo sul mare che si erge tra la foce di due fiumi: il Lambro e il Mingardo, sulla quale sono presenti antichi insediamenti. Ricoperta di una fitta vegetazione mediterranea di lentisco, rovi, mirto e ginestre offre un incantevole panorama. Sul punto più alto della collina sorgono le rovine di un antico castello che racchiude una affascinante leggenda che vede il fantasma di Donna Isabella, la signora della casa, aggirarsi tra le rovine alla ricerca del suo amore.
Il sentiero dei fortini e delle torri
Palinuro: un percorso fra fortini e torri che parte dal porticciolo di Palinuro lungo il mitico promontorio di Capo Palinuro. E’ un percorso abbastanza agevole, con un dislivello di circa 200m, che arriva fino alla Punta del Fortino da dove è possibile ammirare la Grotta Azzurra. Affiancando calette e anfratti, si giunge alla Torre della Quaglia, poi verso il Faro e la Torre di Calafetente.
Vedi mappa (punto di partenza)
La Primula di Palinuro
La Primula di Palinuro (nome scientifico: Primula palinuri Petagna) è una pianta appartenente alla famiglia delle Primulaceae, che cresce sulle coste di Palinuro dove ha trovato il suo habitat naturale nelle fessure delle rupi calcaree. La Primula di Palinuro fiorisce precocemente in gennaio e febbraio, l’area della sua maggiore diffusione è rappresentata dal versante occidentale di Capo Palinuro
Rara e in via di estinzione è un fiore protetto, simbolo del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.